Per sempre

“Dio mio dimmi che non è vero”
La faccia di Anna sapeva molto di giornata definitivamente precipitata nel niente.
Il mare di Zappulla aveva appena inghiottito il signor S. in un vortice d’acqua che non aveva alcun senso.
Giacomo, nove anni appena compiuti, con lo sguardo fisso all’orizzonte, non aveva capito:
“mamma, ma dov’è andato il Signor S.?”.

Il mare di Zappulla era calmo, e lo scoglio della Provvidenza faceva da sentinella a nessuno.
Solo qualche illegale scrittore di spiagge a lasciare messaggi per chi camminerà facendo caso ai propri passi.
Echi di porte improvvisate con infradito non di marca. Guerre nostalgiche nei meandri di iPod sparati a mille.

Sotto agli ombrelloni le persone continuavano a sognare le proprie vacanze. Perché pare, che nella vita, non ci si accorga mai di tutto quanto.

Anna e Giacomo però, in piedi sulla sabbia cocente, rimanevano immobili.
“Andiamo a casa adesso”
“Ma’, e il Signor S?”
“Non è successo niente, c’è caldo, andiamo a casa”

 

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